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bibliografia
cartina
Il paesaggio dell'altopiano ibleo foto di C. Milluzzo |
Il tipico ambiente antropizzato dell'altopiano foto di C. Milluzzo |
L'aspro scenario di una cava foto di C. Milluzzo |
L'estremo settore sud-orientale della Sicilia è occupato dal sistema collinare-submontuoso degli Iblei, un vasto altopiano formato prevalentemente da calcari terziari, che confina a nord con la piana di Catania e a nord-ovest con gli Erei.
Sotto qualunque aspetto venga considerato, l'altopiano rivela tratti di marcata caratterizzazione rispetto al resto dell'Isola: una regione nella regione, percepibile anche dallo sguardo più distratto, che i risultati delle ricerche scientifiche vanno definendo sempre meglio.
Ad imprimere all'area iblea questa spiccata tipicità sono soprattutto le cosiddette cave, profondi valloni fluviali che, come immensi squarci, interrompono bruscamente l'andamento tabulare o mammellonare dei rilievi.
Frutto dell'azione combinata di imponenti fenomeni tettonici e d'erosione, tali fratture si configurano come valli a pareti (coste) scoscese o verticali, con fondi generalmente ampi e piatti, in cui serpeggiano corsi d'acqua, per lo più a regime temporaneo.
Diramandosi variamente, le cave creano una morfologia aspra, tormentata, ricca di scenari di selvaggia e suggestiva bellezza. Tale paesaggio conserva in molti casi un'elevata naturalità, contrastando nettamente con quello uniforme e domestico dell'altopiano, che si presenta ormai come una vasta regione agricola, ripartita in campi chiusi da fitte sequenze di muriccioli a secco.
Le cave costituiscono, soprattutto se interessate da acque perenni, importanti serbatoi di biodiversità all'interno di un territorio che capillari processi di antropizzazione, innescatisi in età assai remota, hanno fortemente impoverito delle sue componenti naturali. Tali biotopi, pertanto, meritano la massima attenzione nel quadro delle politiche ambientali della Regione, nonché un impegno generoso rivolto a diffonderne la conoscenza.
Questo prodotto multimediale presenta, sotto i diversi aspetti naturalistici, la cava iblea meglio conservata: l'alta Valle del fiume Anapo, oggetto negli ultimi vent'anni di numerosi contributi scientifici che sono stati qui raccolti in forma sintetica e facilmente accessibile.
L'area esaminata ricade nei territori di Palazzolo Acreide, Buscemi, Cassaro, Ferla e Sortino, in provincia di Siracusa. Nel 1997, in corrispondenza di un vasto settore della vallata e di alcune cave immissarie, è stata istituita la Riserva Naturale Orientata "Pantalica - Valle dell'Anapo - Torrente Cavagrande", gestita dall'Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana; il rimanente settore, a monte della Riserva, è attualmente sottoposto a vincolo paesaggistico.